Assalto allo Stato (di Claudio Lombardi)

Lo Stato italiano sta vivendo momenti eccezionali perché si incontrano problemi insoluti che peggiorano la situazione complessiva del Paese e creano disagio e instabilità nella vita dei cittadini comuni con il tentativo in atto di cambiare le regole della democrazia e i rapporti fra le istituzioni.

Ciò dovrebbe preoccupare tutti, tranne chi ne sta ricavando e ne ricaverà ancor più un guadagno. Il senso delle trasformazioni in atto sta in un gigantesco spostamento di potere e di risorse dal controllo delle istituzioni democratiche aperte ad un minimo di trasparenza e sottoposte ad un controllo di legalità, (insufficiente sì, ma pur sempre migliorabile) a favore di  chi vuole poter agire indisturbato.

E chi è che vuole agire indisturbato e perché? Sono tutti coloro che da molto tempo si sono impossessati della politica per fare i loro affari personali depredando i cittadini e violando ogni genere di regole. Questa gente sta facendo di tutto per portare in porto un mutamento epocale che molti stanno coltivando da decenni: una democrazia finta fondata sulla menzogna, sulla reale sudditanza di chi deve pregare loro per avere una piccola parte di ciò che gli spetterebbe di diritto, sull’effettivo controllo delle risorse e degli apparati pubblici al fine di prendere il controllo sull’economia e sui frutti del lavoro degli italiani.

Il mutamento si esprime con la tenaglia di un uso spregiudicato del potere che non accetta controlli né limitazioni e che non intende rispondere di alcun genere di reati anche odiosi e di grande pericolosità sociale insieme con il controllo di gran parte dell’informazione e della comunicazione che permette di inventare una realtà falsa costruita apposta per coprire e giustificare gli abusi e le prepotenze e per impedire la reazione della società.

Viviamo un’epoca fatta di insicurezze: sulla possibilità di sviluppo economico e sociale, sulla legalità, nel campo internazionale, sull’esistenza di uno Stato sociale che possa continuare ad erogare servizi ed assistenza per tutti e per chi è in stato di bisogno in particolare. A queste insicurezze se ne aggiunge una più grande: quella che esista uno Stato diretto da chi rappresenta i cittadini e si prende cura degli interessi generali.

Da ormai molti anni assistiamo alla “privatizzazione” dello Stato. Quando si parla delle strutture portanti della presenza pubblica nella società che sono i servizi dell’istruzione, della sanità, della giustizia come un peso per le casse dello Stato e, quindi, meritevoli solo di drastici tagli di risorse. Quando le funzioni e le cariche istituzionali a tutti i livelli sono continua occasione di scorribande di gruppi organizzati e di singoli che le sfruttano per il proprio guadagno. Quando il denaro pubblico viene speso in modo arbitrario e senza controlli come è stato rivelato da ultimo con la scoperta della “cricca” della Protezione civile, ma come sta avvenendo da anni e anni in tutto il Mezzogiorno con il pretesto dei rifiuti, dell’acqua e delle opere pubbliche. Quando vengono fatte leggi per evitare, esplicitamente, i processi a carico del Capo del Governo. Quando la stessa unità nazionale è messa sotto attacco da una parte della maggioranza di governo. Quando accade tutto ciò è lo Stato come entità collettiva composta da tutti coloro che vivono sul territorio nazionale ad essere messa in discussione.

La legge sul cosiddetto processo breve è l’ennesima dimostrazione che la privatizzazione delle istituzioni è in atto e che tutto sembra possibile a chi ha in mano le chiavi del Governo.

Se il problema fosse quello del funzionamento della giustizia occorrerebbe fare altro, a cominciare dal taglio delle risorse ai servizi giudiziari. Ma il problema non è questo, bensì quello di aiutare il Presidente del Consiglio a sfuggire ai processi. E questo lo si fa anche “tagliando le gambe” ai magistrati costringendoli a lavorare senza mezzi o ad inseguire fantomatici reati di clandestinità a carico di decine di migliaia di persone che, magari, vivono e lavorano in Italia da anni.

Si farnetica ossessivamente di un attacco della Magistratura contro Berlusconi e la tesi è ripetuta così tante volte che tanti ingenui finiscono in buona fede per assumerla come un dato reale.

Quale attacco a Berlusconi? Facile rispondere: non vuoi le accuse? Non commettere reati.

Un uomo accusato di così tanti reati che non dovrebbe guidare un governo in nessun paese del mondo occidentale. Un uomo che si è sempre rifiutato di dimostrare in tribunale l’infondatezza delle accuse e la sua innocenza. Basterebbe questa sua forsennata lotta contro i processi e contro la Magistratura a condannarlo. A lui, straricco e potente come nessun altro, non mancano i mezzi sia per dimostrare la propria innocenza sia per piegare lo Stato alla sua prepotenza. Ha scelto questa seconda strada.

Gli ingenui dovrebbero domandarsi a chi conviene andare avanti così e perché questa guerra a sfasciare la coesione sociale e la legalità.

Non bisogna farsi prendere in giro, bisogna guardare ai propri interessi di cittadini italiani che non possono veder distruggere il loro Paese da gruppi di potere impropriamente definitisi partito che hanno preso in ostaggio la politica per farsi gli affari propri. Non si tratta di appoggiare un altro partito, ma di rifondare la democrazia partendo dalla base e da un’opera di pulizia profonda a tutti i livelli che ristabilisca la legalità e la produttività a favore del Paese dell’azione del Governo e delle istituzioni che non sono più in grado palesemente di svolgere la loro funzione.

Per riuscirci sarà necessario che i cittadini diventino attivi e rifiutino di essere considerati massa indistinta di spettatori televisivi ai quali si possono raccontare ignobili falsità come quella della finta terremotata a cui hanno fatto recitare su CANALE 5 un copione che insulta tutti i cittadini, terremotati e no, perché li considera dei poveri imbecilli a cui si può far credere tutto.

Claudio Lombardi

1 commento
  1. Alessandro dice:

    Sono assolutamente dello stesso pensiero.

    In questi giorni la preoccupazione per il nostro futuro aumenta. Dove stiamo andando oramai non è neanche più tenuto nascosto, anzi le mosse iniziano ad essere sempre più evidenti, eseguite con la spregiudicatezza di chi conosce il proprio potere.

    Io credo che si sia tergiversato davvero troppo con parole, pensieri ed opinioni. Ora non ci resta che sperare bene, e con tutte le forze continuare a mantenerci il più possibile al di sopra delle idiozie e falsità che ci circondano.

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