Corruzione e sanità: Libera dice la sua (di Angela Masi)

sanità corrottaSupera i cento milioni di euro la somma che la Corte dei conti ha attribuito al fenomeno della corruzione nella sanità italiana. La Rete europea contro le frodi e la corruzione nel settore sanitario ha calcolato che lo scorso anno il 5,6% delle risorse europee investite nel settore sanitario è andato perso in illegalità e tangenti. In Italia, nel solo triennio 2010-2012, sono stati accertati dalla Guardia di finanza reati per oltre un miliardo e mezzo di euro. Solo nel 2012, sempre secondo la Corte dei Conti, i risarcimenti per le sentenze pronunciate per quest’ambito hanno raggiunto un importo complessivo di oltre 45 milioni di euro. Senza dimenticare poi che ad oggi nel nostro paese sono ben quattro le Asl che sono state commissariate per infiltrazioni della criminalità organizzata (Locri, Vibo Valentia, Pomigliano d’Arco e Reggio Calabria). Nonostante le disposizioni previste dalla legge 190/2012, ad oggi sono molto poche le Aziende sanitarie che rispettano gli obblighi previsti dalle norme anticorruzione e trasparenza.

corruzione sanitàGli scandali sono all’ordine del giorno: fatture fraudolente, mancato completamento di strutture, mancato uso di macchinari (persino comprati per fare qualche favore a qualcuno), spese per corsi di formazione mai tenuti, gestione irregolare delle case di cura convenzionate, ingiustificate prescrizioni di farmaci. Tanti soldi, poca trasparenza, controlli scarsi, troppi interessi politici e clientelari.

sconfitta corrottiDi fronte ad un sistema giudiziario che non funziona e che porta gran parte dei processi ad estinguersi per prescrizione del reato, mandando a casa corrotti e corruttori impuniti e di fronte all’immobilità della classe politica e dirigente del nostro Paese, chi si muove sono ancora i cittadini. E’ partita lo scorso 9 dicembre la campagna di Libera e Gruppo AbeleSalute: obiettivo 100%http://www.riparteilfuturo.it/ : lotta all’illegalità diffusa e allo spreco di risorse sono le parole d’ordine. Con la Campagna le associazioni promotrici chiedono ai 21 Assessori regionali alla sanità e ai 21 Direttori generali degli stessi assessorati di far rispettare da ciascuna Azienda sanitaria le prescrizioni di legge che prevedono di:

  • nominare il Responsabile locale anticorruzione
  • pubblicare online il Piano triennale anticorruzione
  • fornire informazioni complete sui vertici dell’organo di indirizzo politico (direttore generale, direttore sanitario, direttore amministrativo) rendendo pubblici i curricola con l’indicazione di tutti gli incarichi pubblici e privati ricoperti, dell’atto di nomina e del compenso.

La trasparenza chiesta con la Campagna Riparte il futuro significa che i cittadini devono poter conoscere sia i responsabili degli atti di governo e di gestione delle amministrazioni pubbliche che i Piani anticorruzione attraverso la rete. Trasparenza significa informazione e questa è la base perché i cittadini possano influire sulle scelte di governo e delle amministrazioni. In un momento in cui la protesta sociale si sta facendo clamorosa contro la politica Libera e Gruppo Abele hanno il merito di smuovere le coscienze e di richiamare tutti alle proprie responsabilità.

Angela Masi

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