IL CERINO ACCESO della manovra 2020

Bastava l’onestà e la vigilanza per uscire dal pantano di una politica corrotta.

Bastavano facce nuove, giovani e (perchè no?) del tutto inadeguate al comando per dirigere il paese verso lidi dorati.

Avanti verso traguardi mai nemmeno immaginati, come la sconfitta della povertà, Avanti verso un fisco leggero, quasi piatto, con una sóla aliquota, rivelatasi una sòla elettorale (a volte gli accenti ingannano)

A un anno dalla sbornia elettorale che ha accreditato i novelli conducator stiamo con le pezze al culo, ma non le solite… Queste sono gigantesche.

L’incredibile figuraccia di un governo che stima una crescita del 2% per poi rivederla dopo 60 giorni in uno 0,2% è stato lo spasso di coloro che hanno sempre fatto della inaffidabilità italiana un argomento (peraltro valido) per affossarci ulteriormente.

Quota 100 non produrrà una cippa.

Alla faccia di quella ondata di nuove assunzioni strombazzata da Salvini e Di Maio solo 4 mesi orsono.

É il loro stesso DEF a smentirli clamorosamente: “Impatto ZERO sull’occupazione fino al 2020 e poi un calo dello 0,3-0,5% negli anni a venire”.

Quaranta miliardi da trovare entro l’autunno, per finanziare i provvedimenti del governo più disomogeneo al mondo, sono impossibili da raccogliere. Per ora il governo, nel DEF ne ha trovato 1 (ma nei 3 anni a venire)

Nemmeno se si applicasse il doloroso tomo di Cottarelli sulla spending review, che pare tornata di moda, almeno ascoltando le ultime dichiarazioni di un premier che sa di avere una data di scadenza simile al latte crudo.

Di crescita meglio non parlare, lo 0,2% che ci pone dietro alla Grecia è nel frattempo diventato un -0,1% perchè i numeri e la realtà non si fanno distrarre da una photo-opportunity con nuova fidanzata adorante sul prato di villa Borghese o a una prima teatrale.

I due conducator si passano il cerino da 39 miliardi di Euro, consci di non essere in grado di sottoscrivere una manovra lacrime e sangue. Sanno che il mantra “É colpa dei poteri Forti” diventa debole se la mazzata arriva sul conto corrente.

É ormai chiaro che sarà qualcun altro a raccogliere la cenere.

Una cenere generata dai contribuenti vessati da un coacervo di inadeguati, velleitari e incompetenti al comando di quella che fu la sesta potenza economica del mondo.

Giulio Galetti

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