Inetti, inutili o collusi? I politici e Mastrapasqua

Il caso Mastrapasqua è esemplare perché è un condensato di tutto ciò che è assurdo per la gente comune e che è normale per le caste dominanti. Esemplare anche per le ineffabili reazioni del governo. Il Capo del governo Letta chiede chiarezza. Veramente un coraggioso questo Letta! Ma quale chiarezza va cercando? Mastrapasqua è presidente dell’INPS dal 2008 con il consenso di tutti i partiti (e dei sindacati) e nel 2008 aveva già molteplici altri incarichi in evidente o potenziale conflitto di interessi. Nessuno sollevò il problema, nessuno si oppose alla sua nomina. Silenzio.

Oggi la magistratura indaga Mastrapasqua nelle sue vesti di Direttore generale dell’Ospedale israelitico per una truffa ai danni del servizio sanitario nazionale (più di 81 milioni di euro) e per aver usato i suoi doppi poteri scaricando sull’INPS crediti inesigibili dell’Ospedale.

Il vero scandalo però è che il presidente dell’INPS possa fare il comodaccio suo senza rendere conto a nessuno. L’INPS non l’amministrazione di un condominio! Di fronte a un caso così chiaro ci si poteva aspettare una dichiarazione dei partiti e di Letta che dicesse “sapevamo dei 25 incarichi, ma ce ne siamo dimenticati, scusateci, ma adesso Mastrapasqua lo cacciamo via subito”. E, invece, no arriva la dichiarazione di Letta che va rovesciata su tutti i politici e, se permettete, anche sui sindacati silenti forse più interessati ai loro tornaconti corporativi che ad una sana amministrazione.

Basterebbe la dichiarazione di Letta per affibbiare ai politici che sono stati zitti e hanno coperto Mastrapasqua l’etichetta di inetti, inutili e collusi.

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