L’appello di Benedetta Tobagi per la riforma della Rai

benedetta tobagiScrive Benedetta Tobagi oggi su Repubblica che “il conflitto di interessi sul sistema radiotelevisivo è tornato sui giornali” sull’onda delle polemiche sui compensi delle star televisive. Ma cessate queste polemiche adesso tutto tace di nuovo. E, invece, non si deve tacere “perché la televisione è ancora il mezzo che più influenza l’opinione politica degli italiani, quindi lo stato del sistema radiotelevisivo resta un problema cruciale di democrazia.”

Benedetta Tobagi ricorda che l’Italia occupa il 57° posto nella classifica 2013 di Reporters sans frontières, tra i Paesi con “problemi sensibili” in materia di libertà d’informazione e che in ambito internazionale sono state rilevate da anni “le perduranti criticità del sistema radiotelevisivo italiano, legate a una normativa antitrust insufficiente e alle fonti di nomina degli organismi di governo della Rai e dei membri delle autorità garanti e di vigilanza, che assoggettano il servizio pubblico al controllo della politica.” se ne è occupato anche il Parlamento europeo con una risoluzione del 14 gennaio 2003, nella quale si esprimeva preoccupazione per la situazione in Italia, dove gran parte dei media e del mercato delle pubblicità è controllato, seppur in forme diverse, dallo stesso soggetto, che è anche leader politico.

televisione tg“Il tempo passa, ma la situazione resta critica” scrive la Tobagi soprattutto perché i dati dei monitoraggi che rilevano un pesantissimo squilibrio informativo dei telegiornali delle reti Mediaset e, quindi, una generale preponderanza del Pdl nell’informazione televisiva “non hanno ottenuto risonanza né pubblica riflessione”.

E, invece, c’è “bisogno di un dibattito ampio e trasparente: la necessità di una seria normativa antitrust, la concessione e ripartizione delle frequenze, la governance Rai — o dobbiamo ritenere che la legge Gasparri sia intoccabile come le tavole mosaiche? Su governance e antitrust, i disegni di legge accumulatisi negli anni restano a prender polvere negli archivi del Parlamento. Mi pare che sia venuta a mancare una consapevolezza diffusa della posta in gioco e della complessità dei problemi.”

libertà informazioneContinua Benedetta Tobagi “qualcuno prova a parlarne — penso a Tana de Zulueta con l’Iniziativa cittadina europea per il pluralismo nei media (www.mediainitiative.eu), al movimento MoveOn con l’appello “La Rai ai cittadini”, ai convegni organizzati da Articolo21, fondazione Di Vittorio ed Eurovisioni in vista del rinnovo della concessione del servizio pubblico, in scadenza nel 2016 — ma con eco scarsissima nel sistema mediale. Dove si svolgono, oggi, i dibattiti sulle distorsioni del sistema radiotelevisivo italiano? “

Fin qui l’appello di Benedetta Tobagi consigliere di amministrazione della Rai indicata da organizzazioni della società civile. Il movimento MoveOn ha promosso un Tavolo tecnico Parlamento-società civile per scrivere la riforma della Rai che si riunirà per la prima volta il 14 novembre alla Camera. Ecco l’occasione per una mobilitazione la più ampia possibile ed ecco un terreno concreto per il mondo delle associazioni di cittadini sensibili alla libertà di informazione e al pluralismo e per quella parte dei politici che si dichiara a favore della liberazione della Rai dal dominio dei gruppi di potere.

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