Occupazioni: l’eterno pendolo tra legalità e illegalità

occupazione di caseIn cronaca di Roma la notizia di oggi è che c’è stata una sparatoria a Torbellamonaca tra un tizio che si è venduto la casa popolare per 11mila euro e il mediatore (ben conosciuto in zona viene scritto sulla stampa) che l’ha rivenduto per 20mila euro. Un mediatore che fa questo di mestiere probabilmente, non un caso isolato.

Bisogna ricordarsi che si sta parlando di un appartamento di proprietà pubblica che dovrebbe essere assegnato dopo rigorose selezioni a chi ne ha i titoli. Per trasferire il possesso di ciò che non si possiede bisogna dunque che l’ente proprietario chiuda entrambi gli occhi per non accorgersi che il titolare del contratto non c’è più e che al suo posto ci sono altre persone che prima non facevano parte di quel nucleo familiare.

Insomma è il regno della pura illegalità che non nasce oggi, ma dura da decenni. Nel mondo delle case popolari infatti è sempre stato tutto possibile: bastava pagare… La vox populi ha sempre saputo che dovunque vi fossero case popolari era possibile comprare un appartamento a prescindere da qualunque requisito o graduatoria.

tra legalità e illegalitàL’eterna condanna dell’Italia è in questa doppiezza: da un lato una realtà legale con le sue difficoltà, la sua severità, la sua burocratizzazione nella quale tutto è difficile e incerto; dall’altro lato una realtà illegale dove i problemi si risolvono a tambur battente con incredibile semplicità ed efficienza.

Il tutto sotto un velo di copertura politico-ideologica molto utile a mascherare i traffici loschi. Cosa dicono i movimenti per la casa? La casa è un diritto che include quello di prendersela forti del numero, della copertura politica e della passività dei poteri pubblici.

Quante volte si è ascoltato l’appello a spendere di più per incrementare l’offerta di case popolari? Tante. E quante volte si è ascoltato l’invito a verificare prima di ogni altro investimento, i titoli di chi occupa gli alloggi? Nessuna. Perché i politici hanno paura di inimicarsi una parte dell’elettorato e di sporcarsi le mani in battaglie di principio.

tensioni a RomaQui sta la spiegazione di una situazione arrivata ai limiti a Roma, a Milano e in altre città. Se la pratica dell’illegalità con variopinte coperture e coloriture politiche è la norma è ovvio che i più furbi e prepotenti continueranno a seguire la strada più facile.

Di quale legalità si vuole parlare se vengono sfondate le porte e le case popolari diventano il bottino di una guerra continua con la solida certezza che nessuna autorità pubblica verrà mai a ristabilire il diritto violato? D’altra parte non sono una novità le teorizzazioni sul diritto ad occupare avallate da illustri professori. (Chi? Una ricerca in internet magari può soddisfare la curiosità). Così i fessi che hanno fatto regolare domanda e stanno in graduatoria imparano. Per loro la teoria non ha previsto nulla

Ps: è passato nella legge sblocca Italia un emendamento che consentirà di affidare edifici abbandonati ai cittadini che potranno restaurarli e gestirli. Ecco questo è un approccio concreto ed efficace e assolutamente legale

C. L.

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