Politici disonesti, ormai è un’epidemia

Anche questa settimana siamo a posto, abbiamo il “nostro” politico preso con le mani nel sacco. Il vice presidente della regione Liguria arrestato per aver rubato soldi destinati al funzionamento del gruppo consiliare IDV. Avrebbe preso 70mila euro che, di questi tempi, corrispondono più o meno a tre stipendi.

Ormai si deve parlare di epidemia. Cosa possiamo dire ancora per commentare questa situazione? Troppi soldi ai partiti. Già detto. Troppo potere ai politici. Già detto. Troppe sedi istituzionali nelle quali si abusa del denaro dei cittadini. Anche questo detto. Assenza di controlli veri. Sanzioni troppo leggere. Tutto detto. Le regioni come incubatore di disonestà con il pretesto del federalismo e dell’autonomia. No, questo non è stato detto abbastanza.

E allora diciamolo meglio: l’esperienza dice che le autonomie regionali sono servite innanzitutto a mettere a disposizione di politici disonesti potere e soldi a volontà. Attenzione non tutti i politici sono disonesti, ma nessuno in tanti anni si è mai messo a gridare contro i ladri. Anche l’omertà è una colpa e in politica pesa come un macigno

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