Allarme Europa: una mucca grassa e indifesa

Bersaglio di tutte le polemiche l’Unione europea è il grande punto interrogativo di questa epoca nata dalla guerra in Ucraina e dalla ripresa delle tendenze isolazioniste negli Stati Uniti. La lentezza dei processi decisionali basati su compromessi interstatali e gestiti da una tecnocrazia autoreferenziale; la mancanza di una visione strategica; l’oscillazione tra la retorica europeista e gli interessi nazionali che bloccano ogni evoluzione; l’incapacità di individuare interessi condivisi dalla parte trainante dell’Unione che portino a costruire politiche: estera, di difesa, industriale, dell’immigrazione; l’avventurismo dirigista sull’onda di infatuazioni ideologiche come il Green Deal basato sull’assurdo fraintendimento sulle reali possibilità europee di influire sulle emissioni globali; tutto ciò ed altro ancora descrive una Unione inconsapevole della sua dimensione politica e smarrita di fronte alle sfide contemporanee.

La vicenda degli agricoltori è emblematica, ma non è l’unica né la più drammatica. Se verrà eletto Trump dall’inizio del 2025 l’Europa si troverà a fare i conti con la crisi dei rapporti con gli Usa ed esposta come non mai sul fronte della difesa. Con la testa rivolta ancora al vecchio modello che si basava sulla dipendenza energetica da Mosca, su quella della difesa dagli Usa e sulla Cina “fabbrica del mondo”, l’Europa si dimostra una mucca ricca di latte e di carne, mansueta e indifesa

7 febbraio 2024

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