AstraZeneca e mascherine: basterebbe la ragionevolezza
Grande è la confusione sotto il cielo sulla seconda dose di AZ e sulle mascherine. Così sembra se dalle autorità si attendono indicazioni chiare fondate sulla certezza scientifica. Purtroppo nel mondo reale non esistono certezze assolute, ma solo ragionevoli probabilità. Di qui le raccomandazioni e non i divieti. L’unica critica che si può fare al governo è di inseguire gli umori dell’opinione pubblica con troppi cambi di decisione mai troppo rigidi però. Quindi AZ come seconda dose meglio di no, ma chi vuole può farlo. Tutto sommato una risposta ragionevole alle ansie di molti. Ragionevolezza in assenza di certezze assolute.
Più complessa la questione delle mascherine all’aperto che hanno senso solo se si interagisce a distanza ravvicinata e a lungo con altre persone. Eppure si vedono tanti che camminano sotto il sole con la mascherina incollata al viso. Rispettano la legge, ma è una legge irragionevole. Non sarebbe meglio insegnare alle persone ad essere ragionevoli e a saper valutare da sole quando ricorrere alla protezione? Dopotutto in 16 mesi di pandemia qualcosa dovremmo aver imparato. Basterebbe prescrivere un obbligo al chiuso e in caso di contatti ravvicinati e prolungati tra non vaccinati. E farlo rispettare con interventi mirati.
20 giugno 2021
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