Buon lavoro Presidente
Bisogna farne tanti di auguri al nuovo Presidente della Repubblica. La proposta di Sergio Mattarella è nata in una situazione difficile, con lo stesso Parlamento che già due anni fa fu incapace di nominare il successore di Giorgio Napolitano; con le stesse forze politiche divise fra loro e al loro interno alla ricerca di nuovi equilibri dopo gli sconvolgimenti di questi anni.
È nata nel mezzo di una transizione nella quale sono in discussione riforme cruciali per le istituzioni e per il rapporto tra queste e i cittadini; con una crisi economica e finanziaria alla quale l’Italia non riesce ancora a reagire, strozzata dai limiti e dai problemi che ci portiamo appresso da decenni e che non riusciamo a superare.
La situazione era tale che anche questa elezione del Capo dello Stato minacciava di trasformarsi in un’ulteriore occasione di divisione e di contrapposizione. Le premesse c’erano tutte, ma le cose sono andate in tutt’altra direzione e il risultato di oggi fa sperare che qualcosa di nuovo stia accadendo nella politica italiana.
Che sia un capolavoro politico di Matteo Renzi è indubbio, ma è un capolavoro che si è prodotto perché ha trovato un terreno fertile su cui nascere fra i tanti che si erano stufati dell’inconcludenza e della frammentazione. Renzi e il Pd con lui hanno espresso, con la proposta di Sergio Mattarella, il desiderio e la necessità di dare risposte semplici e dirette ai problemi che non possono essere elusi, primo dei quali l’elezione di un nuovo Capo dello Stato imposta dalle dimissioni di Napolitano stanco anche lui di una situazione di “reggenza” ormai diventata insostenibile.
L’elezione di Mattarella è una risposta semplice a un problema che si stava caricando di mille manovre e retroscena. Un’elezione che porta al vertice dello Stato una personalità giusta ed esemplare alla quale gli italiani possono guardare con fiducia. La fiducia, la lealtà, l’onestà, l’esempio, la probità, la competenza, la serietà. Sono questi i valori di cui c’è bisogno adesso e Sergio Mattarella li incarna tutti. Speriamo che questo sia il primo passo di una rinascita che parta dalla politica e dalle istituzioni e che coinvolga e trascini tutta la società italiana
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