Come li fermiamo i guerrafondai?

Da un lato le immagini della distruzione di una nazione in base ai piani che Putin rivendica sempre di dover realizzare. Con quale diritto? Quello della forza. La Russia non ha alcuna motivazione a parte le farneticazioni dello stesso Putin, del suo ideologo Dugin e del patriarca Kirill a metà strada tra l’esoterico, il mistico e l’allucinato.

Dall’altro lato i farfugliamenti nei quali si dibatte l’ampio fronte dei “né né” esteso a quanti comprendono le “ragioni” di Putin e invitano gli ucraini ad arrendersi e a sottomettersi. Il più esplicito è il prof Orsini. La sua ricetta è semplice: Putin è più forte e deve ricevere la sua vittoria altrimenti diventerà ancora più cattivo, userà armi chimiche e persino l’atomica e la responsabilità sarà dell’Europa e degli Usa perché lo fanno arrabbiare. Conte e Salvini si scoprono pacifisti e rifiutano l’incremento delle spese militari. Il loro riferimento è il Papa che oggi ha detto di vergognarsi per l’aumento delle spese militari della Nato. Per lui il mondo è una favoletta per bambini. I cattivi ci sono, ma il problema non sono loro bensì quelli che vorrebbero difendersi. Il Papa non ha nulla da proporre per fermarli se non sermoncini morali del tutto inutili nei quali non c’è una proposta concreta e c’è spazio solo per una resa generale

24 marzo 2022

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