Con Putin non ci sarà pace

I sondaggi continuano ad indicare che gli italiani non vogliono armare gli ucraini e che pensano la guerra si possa chiudere con la diplomazia. Ci sono alcuni che, fin dall’inizio del conflitto, si rivolgono all’occidente e a Zelensky insistendo sulla necessità di trattare. Non a Putin però forse perché ne comprendono le ragioni. Per questo tutti auspicano, anche implicitamente, la resa degli ucraini. Paura, illusione e l’ostinata volontà di non prendere atto dei fatti. È difficile per tutti ammettere che vi è stato un cambiamento radicale nella situazione europea. La Russia di Putin vuole espandersi sottomettendo i paesi confinanti con la guerra. È un progetto per niente segreto ma enunciato con chiarezza sia da Putin stesso che da altri rappresentanti dell’establishment russo.

Nessun timore per una Nato che gli ha permesso di tutto durante i suoi vent’anni al potere. Nessuna trattativa che implichi la rinuncia al progetto. Solo una pesante sconfitta militare che azzoppi la Russia può portare alla rinuncia a questa e alle altre guerre che sono nel progetto putiniano. La vera sicurezza si otterrà con un cambio di regime a Mosca che permetta di aprire una strada di amicizia con l’Europa. Questa la triste verità che il 2022 ci mette sotto gli occhi. Inutile far finta di niente e abbuffarsi di parole per esorcizzare la realtà

15 aprile 2022

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