Cosa c’è dietro la strumentalizzazione delle manganellate
Mentre nei paesi occidentali impazzano le manifestazioni pro Hamas senza incontrare alcun ostacolo, in Italia non si ferma l’attacco al governo e alla Polizia per le manganellate di Pisa. Un episodio minore assurge a dramma nazionale. Dietro l’immagine strappalacrime di alcuni adolescenti ingiustamente malmenati dagli agenti sta passando una duplice e pericolosa operazione. La prima è riconducibile al rifiuto dell’autorità dello Stato di matrice anarchica che si esprime da sempre con l’attacco alle forze di polizia durante le manifestazioni. Morti e feriti tra gli agenti non hanno mai impressionato granchè l’opinione pubblica più incline alla diffidenza verso ogni autorità e verso il rispetto delle regole (ammesse, però, quelle di clan, di banda e di gruppo). Chi solidarizza infatti viene tuttora considerato di destra, mentre la spinta anarcoide che si traduce in atti di teppismo anti sistema viene considerata di sinistra.
L’altra operazione riguarda lo specifico della guerra a Gaza. Lo slogan “Palestina libera dal fiume al mare” è il marchio di tutte le manifestazioni falsamente considerate pro palestinesi, ma, in realtà, sfacciatamente pro Hamas. I più patetici sono gli adulti che gioiscono perché finalmente gli adolescenti scendono in piazza per un ideale che loro pensano sia di pace, ma che, in realtà è di sterminio degli ebrei in Medio Oriente e di guerra generale. In Occidente si sta perdendo la ragione. L’estremismo anarcoide e l’islamismo fascistoide si impongono mentre l’informazione manipola l’opinione pubblica. Dietro c’è una strategia. Seguire Conte per scoprirla
3 marzo 2024
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