Cosa ci importa a noi dell’Ucraina
“Un simile numero di navi russe nel Mediterraneo non si era mai visto nemmeno ai tempi della Guerra fredda. (…) L’atteggiamento aggressivo dei russi aumenta la tensione e il rischio di incidente, per cui non è chiaro dove si può andare a finire”. Così l’Ammiraglio Credendino Capo di Stato Maggiore della Marina Militare in audizione alla Camera. Sulle tv russe amano soffermarsi sui tempi che impiegherebbero i loro missili per arrivare sulle principali città europee (questione di minuti). Noi possiamo anche non pensare a loro come una minaccia e ritenere che con i commerci tutto si possa risolvere, ma loro ci vedono come un possibile obiettivo se ci opponiamo al loro progetto imperiale del quale l’Ucraina è solo il primo pezzo.
Noi siamo ciò che siamo perché facciamo parte di una unione di stati che condivide valori, culture, mercati, regole e in parte anche la moneta. Siamo ciò che siamo perché abbiamo una storia e il nostro quieto vivere ce lo siamo conquistato insieme ad alcuni alleati – gli Usa innanzitutto – che hanno combattuto per liberarci da una dittatura folle. Abbiamo un’identità e non possiamo scappare se qualcuno decide che altre nazioni libere non lontane da noi gli appartengono e ci minaccia con le atomiche se ci opponiamo. Noi siamo liberi e difendiamo chi difende la libertà
24 febbraio 2023
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