Cosa ho perso con la guerra a Gaza
Piccolo e incompleto elenco di tutte le cose che ho perso quest’anno a seguito della guerra di difesa israeliana contro il terrorismo palestinese.
La fiducia nella sinistra
La difesa del terrorismo da parte della sinistra e la mancata presa di una distanza netta dai vari movimentismi pro Hamas che si sono manifestati nel nostro paese dal giorno dopo il sette ottobre fa si che la sinistra parlamentare non mi rappresenti più.
La fiducia nel giornalismo
L’uso indiscriminato di foto tarocche (anche dopo che si sono rivelate come tarocche) a dimostrazione di una carestia invisibile, l’uso indiscriminato dell’ammissione di un genocidio di cui non si porta alcuna prova fa si che i principali organi di stampa italiani abbiano perso del tutto credito ai miei occhi. Il giornalismo che ho vissuto, letto e ammirato, quello degli Scalfari, Montanelli, Pansa, Fallaci, Pintor ecc. ecc. è morto e sepolto.
La fiducia nell’ONU
Per la mia generazione anche solo la parola ONU ha sempre avuto il significato di un padre buono e ragionevole che sapeva sempre individuare la cosa giusta e migliore da dire e da fare.
Le assurde condanne ad Israele ma soprattutto le mancate condanne al terrorismo palestinese senza contare il ruolo di attivo aiuto al terrorismo dell’UNRWA hanno declassato l’ONU a organismo di supporto di una rete terrorista per motivi soprattutto ideologici. Una perdita enorme
La fiducia nella classe intellettuale
Fini pensatori, filosofi, geo-analisti, scrittori, economisti, politici ecc… schierati tutti dalla parte di chi combatte la democrazia e tenta di spazzare via un intero popolo. Utili non idioti che si sono scoperti tupamaros e che tentano di recuperare una vicinanza alla piazza che li ha sempre schifati.
Una prostituzione ideologica, una rinuncia totale a tutti i valori su cui hanno studiato e da dove vengono. Uno spettacolo pietoso.
La fiducia nella classe artistica
Per me la perdita più dolorosa.
Non solo attori, scrittori, cantanti e musicisti e altri performer ma anche illustratori e fumettisti e esponenti del mestiere da cui vengo. Dopo la lotta luddista contro la tecnologia (le AI) hanno deciso di schierarsi in massa per il terrorismo e contro libertà e diritti e soprattutto assecondando una cultura antisemita che ha rialzato la testa in Europa dopo un secolo.
Sono orfano di tutte queste perdite incolmabili.
Perso in un mare di follia e irragionevolezza antidemocratica e antisemita e senza più riferimenti se non altri naufraghi come me orfani a loro volta.
Non ci resta che stare vicini e cercare una faticosa ricostruzione, consapevoli che non riusciremo mai a ricostruire tutto quello che abbiamo perso in una manciata di mesi ma senza alcuna voglia di arrenderci!
Athos Boncompagni (da facebook)


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