Covid: l’informazione che manca

Incredibile, ma vero. Invece di essere uniti per salvarci, da mesi si dibatte e si polemizza sul covid. Imperversano le bufale e i cattivi esempi. Persino alcuni medici lanciano messaggi fuorvianti che confluiscono nel fiume del negazionismo.

Il problema è che manca l’informazione che ispira i comportamenti e gli italiani, sballottati tra talk show, stampa, internet, facebook e twitter si sentono un po’ confusi. Se tutti sono sullo stesso piano, emerge chi sa richiamare l’attenzione (e persino una che urla “non ce n’è di coviddi” diventa un personaggio). In questo stato è facile che le persone si rinchiudano nel loro vissuto: se intorno a me nessuno sta male o è morto vuol dire che il virus non è poi così pericoloso. Spetta al governo avviare una massiccia campagna di informazione perché le persone devono avere chiara la distinzione tra frottole e vita reale. La disinformazione fa male alla salute. Nostra

11 novembre 2020

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