Da sud, da est e dall’interno: attacco alle liberaldemocrazie
Il conflitto in Medio Oriente si sta allargando. Dopo mesi di attacchi degli islamisti yemeniti alle navi commerciali, Stati Uniti e Regno Unito hanno reagito per difendere la libertà di navigazione. Un’azione necessaria e pienamente giustificata. Purtroppo il disegno iraniano di provocare uno scontro tra mondo islamico e Occidente si sta realizzando. È parte fondamentale di una guerra mondiale a pezzi che ha un solo obiettivo: ridimensionare il peso geopolitico, economico e militare dei paesi occidentali consentendo alle potenze emergenti di stabilire nuovi rapporti di forza. L’invasione dell’Ucraina è la prova che di guerra vera si tratta. Nell’aggressione russa vi è la sfacciata rivendicazione del diritto a prendere con le armi una nazione libera. Se Putin dovesse vincere (e accadrà se l’Ucraina non sarà rifornita con molte più armi) vorrà dire che la strada della guerra è praticabile e a quel punto nel mirino finirà direttamente l’Europa.
La Cina ha l’obiettivo di diventare la prima superpotenza globale e ha tutto l’interesse che gli Stati Uniti si indeboliscano, che entri in crisi il rapporto con i loro alleati e che si determini una frattura tra opinioni pubbliche e governi. Mai come oggi l’antiamericanismo è funzionale ad un disegno di ridimensionamento dei sistemi liberaldemocratici nel mondo. L’Occidente è attaccato da sud, da est e al suo interno da opinioni pubbliche che non capiscono più il valore della libertà e della democrazia e da masse di immigrati estranei a questi valori
12 gennaio 2023
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