Eppur si muove…. il PD (di Claudio Lombardi)

“Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuole approdare” (Seneca).
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Con l’elezione dei presidenti delle Camere oggi si fa un passo avanti per uscire dallo stallo; un passo non risolutivo, ma avanti. Due personalità di alto livello – Laura Boldrini e Pietro Grasso – venute fuori dopo giorni di trattative andate a vuoto e dopo tante ipotesi improbabili o indigeste o inopportune o ridicole. Merito del PD aver fatto la proposta; imbarazzante che non sia stato capace di farla subito.

Per giorni si è inseguito un impossibile accordo col M5S e si è arrivati al ridicolo della proposta di votare comunque il candidato grillino senza alcun accordo, come segno di buona volontà. Come si fa con i doni che si offrono in segno di pace alle tribù sconosciute si voleva regalare la Presidenza della Camera a chiunque purchè fosse proposto dal M5S. Un ennesimo momento di indecisione del PD che si conferma in grande difficoltà quando si tratta di assumere decisioni che mostrino la strada da imboccare. Esercitare la leadership gli riesce proprio difficile. Stavolta, alla fine, c’è riuscito.

La svolta che inizia oggi dimostra che quando c’è una forza politica che sa dove andare e ha un consenso sufficiente riesce a trascinare anche altri e a creare situazioni nuove. Creare situazioni nuove; sembra che il PD abbia dimenticato che questo deve fare la politica: progettare il futuro, mostrare la strada, provare a percorrerla. Abituato per molti anni a gestire l’esistente ha scordato questa semplice verità anche quando era forte l’aspettativa di una guida politica che raccogliesse le forze di opposizione al berlusconismo. Quelle forze che sono state capaci di organizzarsi e di agire da sole dando vita a momenti alti di mobilitazione e di manifestazione che hanno contribuito a cambiare il clima politico nel Paese.

I gruppi dirigenti che hanno dato vita al PD hanno parlato per anni l’unico linguaggio con il quale avevano confidenza: la prudenza: Anche quando accadevano cose che gridavano vendetta. Persino adesso con i risultati clamorosi delle elezioni e con il centro destra nelle mani di un manipolo di gente di malaffare e, quindi, da escludere da qualunque ipotesi di alleanza, persino adesso si è faticato ad uscire dalle nebbie dei giochi di corridoio e delle manovre da apparato di partito. Il coraggio di rompere gli schemi e di imboccare strade nuove quei gruppi dirigenti non ce l’hanno avuto e anche da lì è nata la rivolta da cui è arrivato il successo del M5S.
images-11401985986Non sembri strano in questo momento criticare con fermezza il PD. I due problemi dell’Italia negli ultimi decenni sono stati non aver avuto una destra rispettabile e non aver avuto un polo progressista capace di governare e di conquistare il consenso della maggioranza degli italiani.
Da questa duplice anomalia sono scaturiti gli anni del berlusconismo e della passività delle forze di centro sinistra che hanno subito tutto ciò che potevano subire e hanno consentito che una destra eversiva e ladra si impadronisse dello Stato.
Oggi si può voltare pagina sul serio e l’affermazione del M5S sarà un ostacolo solo se mancherà la capacità di guida di un polo progressista pronto a fare quello che persino la Chiesa cattolica ha saputo dimostare di saper fare: una svolta senza se e senza ma che butti a mare carriere, abitudini, vantaggi e privilegi e scelga di prendere il mare aperto con le vele spiegate, con serenità e con coraggio. Per l’Italia vale la pena provarci e se non ora quando?
Claudio Lombardi

1 commento
  1. Francesca Casini dice:

    complimenti per l’analisi condivivido a pieno. ieri e’ stata una bella giornata di politica. speriamo di proseguire cosi’.

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