Evasione fiscale: un peso per la società (di Salvatore Sinagra)

evasione fiscaleL’evasione fiscale in Italia negli ultimi vent’anni ha diviso il mondo della politica e non solo. La recente e, tra l’altro, ambigua affermazione del viceministro Fassina in merito “all’evasione di sopravvivenza” ha scosso il dibattito nazionale perché, indirettamente, per la prima volta un volto noto del centrosinistra ha mostrato una certa comprensione per gli evasori.

L’affermazione che in tempi di crisi cresce la propensione ad evadere non è sorprendente e corrisponde a studi che sono stati fatti nonché all’esperienza quotidiana di ciascuno. Definirla evasione “di sussistenza”, tuttavia, potrebbe legittimare comportamenti che sono sempre sbagliati sia sotto il profilo della legalità che sotto quello economico.

Chi studia il fenomeno dell’evasione sa che alla base vi sono molteplici fattori di tipo economico, sociale e culturale.

Se un uomo di governo da’ segnali di tolleranza in merito all’evasione questi vengono recepiti e il risultato può essere che i contribuenti “sentano” che, dopo tutto, evadere non è così grave o addirittura che le autorità, consapevoli dei problemi connessi alla crisi, chiuderanno un occhio. Si può, inoltre, diffondere la convinzione che in certi contesti non tutta l’evasione faccia male all’economia.

contribuenti ricchi e poveriCome sottolinea Tito Boeri, lo Stato non deve tollerare l’evasione, bensì combatterla per ridurre le tasse a partire da quelle sul  lavoro.

Ci sono diversi buoni motivi per non essere tolleranti nel confronti dell’evasione fiscale:

1)     qualcuno ritiene che l’evasione fiscale possa avere qualche effetto positivo sull’economia. Un certo livello di evasione fiscale stimolerebbe a fare impresa. Tale convinzione è profondamente errata. Una serie di studi, in gran parte effettuati nei primi anni novanta nei paesi dell’Europa dell’Est, portano alla conclusione che per ogni punto di PIL sommerso se ne perdono poco meno di due nell’economia ufficiale con un saldo complessivo, quindi, negativo. Non è un caso che i paesi che più fanno fatica nell’area euro – Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Slovenia – sono quelli che hanno una più significativa economia sommersa. L’illegalità non produce mai crescita

conti fiscali2)     lo Stato greco ha a lungo tollerato l’evasione fiscale del ceto medio, artigiani, commercianti, avvocati ecc. Tale tolleranza nei confronti di  una massa di contribuenti ha concorso al default dello Stato greco.

3)     i livelli elevati di evasione fiscale in Italia non sono certo esclusiva conseguenza della crisi, visto che erano molto significativi anche prima del 2007; anzi, se il nostro paese in merito si fosse comportato come la Germania forse non sarebbe finito nel caos assediato dalla speculazione.

4)     la cosiddetta evasione di sussistenza porta ad una scorretta attribuzione delle risorse del welfare: i sussidi erogati – che appaiono sempre insufficienti in tempi di crisi- le esenzioni e gli altri interventi dello Stato vanno a beneficio in una certa misura di cittadini che potrebbero tranquillamente farne a meno. Sia lo Stato a decidere chi sono i bisognosi: non si può dare ai contribuenti la possibilità di dichiarare unilateralmente il proprio stato di bisogno, almeno fino a quando l’evasione fiscale non sarà stata eliminata.

welfare state5)      a causa dell’evasione si corre il rischio di una netta contrapposizione tra lavoratori dipendenti ed autonomi, la sfiducia reciproca, unita ai buchi nelle casse dello Stato, potrebbe condurre al tramonto del welfare state e ad un sistema in cui ognuno paga per sè a prescindere dalle sue disponibilità economiche, si tratterebbe di un triste ritorno al passato, della cancellazione di un pezzo della nostra storia dal secondo dopoguerra in avanti.

6)     quando i nostri rappresentanti vanno in Europa a chiedere comprensione ai “paesi virtuosi” , possono anche permettersi di non aver fatto tutto il possibile per raggiungere il pareggio di bilancio, ma non possono permettersi  di non aver fatto tutto il possibile per combattere evasione fiscale, corruzione e mafie

Infine, una nota personale. Sono un dipendente e credo che nella mia vita darò allo Stato più di quello che riceverò, mi piacerebbe che di ciò beneficiasse chi sta peggio di me e non chi sta meglio.

Salvatore Sinagra

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