Giulia e le altre vittime

Giulia Cecchettin è l’ultima di una lunga serie di vittime di uno specifico tipo di violenza, quella che si scatena da parte degli uomini sulle donne a loro legate da relazioni affettive presenti o passate. Qualcosa di latente si nasconde nel rapporto tra uomini e donne. Qualcosa che mette in crisi personalità fragili che nell’uso della forza fisica trovano una compensazione alla loro inferiorità mentale ed emotiva. Gli uomini che colpiscono le donne, infatti, difficilmente rivolgono la loro violenza verso altri maschi. Si sfogano sulle donne a loro legate perché vogliono confermarne il “possesso” negando la loro libertà.

Cosa possa fare di un uomo apparentemente normale un assassino o un persecutore è difficile stabilirlo. C’è però un substrato culturale dal quale può trarre ispirazione. I video e le immagini, tutti apparentemente autoprodotti, che sui social presentano ragazzine e giovani donne come facili prede disposte a soddisfare ogni aspettativa maschile. I testi di tanti giovani cantanti vicini alla criminalità che descrivono le donne come creature sottomesse ai maschi. La pornografia che da molti anni è l’educazione sessuale della maggior parte degli adolescenti e l’ossessione di tanti maschi. L’esaltazione della forza fisica di tanti gruppi giovanili. Stimoli che incidono sulle fragilità individuali e che si coniugano sulla diseducazione affettiva prodotta da legami familiari incapaci di trasmettere stabilità. Una miscela esplosiva che tutti devono aiutare a disinnescare

18 novembre 2023

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