Gli eletti hanno un solo dovere: governare (di Claudio Lombardi)
Art. 67 della Costituzione: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”
La crisi economica e finanziaria incalza e ogni giorno che passa può essere un giorno perso o un giorno guadagnato. Dipende dalle azioni di chi governa. Gli avvenimenti del mondo nel quale siamo immersi come i pesci nell’acqua e dal quale non ci possiamo distaccare ci avvertono sui rischi che corriamo. Non è in pericolo la nostra vita, ma la sua qualità e i piccoli passi indietro che abbiamo fatto finora possono diventare più pesanti. Non viviamo su un altro pianeta, ma in una rete di interdipendenze nella quale gli errori si pagano. E noi stiamo pagando da anni per tanti errori commessi dalle nostre classi dirigenti, ma finora abbiamo ammortizzato bene le conseguenze grazie ai nostri risparmi e al nostro lavoro. L’errore più grande che si può commettere ora però è restare senza un governo che compia quegli atti indispensabili e possibili che servono adesso.
Le cose da fare subito non sono molte, diciamo 3 o 4, ma le deve fare un governo legittimo sostenuto dal Parlamento. Lasciamo perdere adesso le grandi strategie, i percorsi che richiedono anni e anni, le trasformazioni epocali. Qui c’è da pagare i debiti verso le imprese, c’è da consentire ai comuni di spendere i soldi in cassa per opere pubbliche già fatte o da fare, c’è da votare uno scostamento dal pareggio di bilancio previsto dalla legge in caso di ciclo economico negativo e per il quale occorre la maggioranza assoluta del Parlamento e c’è da sostenere in Europa questi provvedimenti pretendendo anche che la spesa per investimenti sia lasciata fuori dal calcolo del deficit. Ma non investimenti in grandi opere che si possono rimandare, investimenti in tante piccole opere di sistemazione del territorio e di strutture pubbliche essenziali come le scuole. Bisogna poi continuare la revisione della spesa perché ci sono settori come la sanità dove lo spreco continua e i servizi vengono tagliati.
Per ora basta questo. Chi lo fa? Spogliamoci da ogni veste di militanza, lasciamo perdere le tifoserie. Da cittadini rivolgiamoci alle nostre istituzioni rappresentative e ricordiamo agli eletti che rappresentano la Nazione senza vincoli di mandato. Chi è stato eletto ha non la facoltà, ma il dovere di governare. Tutti hanno questo dovere perchè non si va in Parlamento per difendere o per fare l’interesse del proprio partito. L’art 67 della Costituzione dice questo e se non lo si rispetta allora il Parlamento rischia di diventare una palestra dove agiscono squadre contrapposte e agiscono nel loro interesse non per quello degli italiani. Bisogna dire che questo non si può fare perché le istituzioni sono del popolo, non degli eletti.
Quindi Bersani trarrà la sue conclusioni e lo stesso farà il Capo dello Stato. Quali che siano un governo si dovrà formare, un qualunque governo che abbia quel programma descritto sopra e che riflette ciò che le forze sociali chiedono a gran voce. Votato da chi? Anche da tutti. Per dare respiro all’Italia. Poi si faranno i bilanci e se i partiti vorranno contarsi si andrà a nuove elezioni. Ma dopo che tutti gli eletti abbiano fatto il loro dovere quello che giustifica l’esistenza di un Parlamento e di un governo.
Claudio Lombardi
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