Il governo c’è, ora bisogna correre
Ora il nuovo governo c’è. Tutti i giochi politici si fermino e ogni partito si imponga lo spirito repubblicano di cui ha parlato Draghi nel suo discorso programmatico. Il governo non ha tempo da perdere perché né il Recovery plan, né i vaccini, né il virus glielo concederanno. Il Piano italiano è la parte più facile. Dovrà essere sistemato per renderlo approvabile dalla Commissione europea in modo da ricevere la prima tranche di finanziamenti a giugno. Per Draghi e la sua squadra di ministri e tecnici non sarà un problema.
Sui vaccini e sul contagio, invece, ci sarà la prova più difficile e di esito per nulla scontato. Per bloccare il contagio bisognava fare come Israele e vaccinare H24 sette giorni su sette in migliaia di sedi disseminate dappertutto per raggiungere il 70% non a fine settembre, ma a maggio. È stata scelta una strada molto più lenta. Quando i vaccini arriveranno a valanga ci saranno le persone per inocularli? Probabilmente no. Ma il virus corre veloce e muta. Bisogna cambiare strategia e ricorrere a lockdown brevi e rigidi, ma subito
18 febbraio 2021
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