Il Mes non è il diavolo
Il Mes esiste, non viene inventato adesso. Ora bisogna votare una riforma già concordata con i partner europei fin da giugno 2019. Gli oppositori del Mes strillano come aquile, ma il loro ideale è che qualcuno finanzi l’Italia a fondo perduto. Magari per favorire le loro clientele. È ovvio che, se un Paese in grave crisi finanziaria chiede il sostegno degli altri stati dell’eurozona che devono metterci i loro soldi, questi chiedano garanzie serie. Niente garanzie, niente prestiti. È semplice.
Il problema vero è un altro: il Mes è un trattato internazionale tra governi che condividono l’euro. L’esatto contrario del Next Generation EU per il quale è la Commissione europea a gestire la richiesta di prestiti sui mercati e l’assegnazione agli stati sulla base di programmi concordati. Nel primo caso siamo fuori da un’idea federalista dell’Europa. Nel secondo si comincia ad attuarla. Si tratta di impegnarsi perché prevalga questa e non la prima, ma ora il Mes va votato.
8 dicembre 2020
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