Il prezzo che si paga alla debolezza dell’Europa

Dal Regno Unito è vietato uscire. Chi lo fa viene colpito da una sanzione di 5 mila sterline. La campagna vaccinale accompagnata da un lockdown duro ha dato i suoi frutti e tra pochi giorni inizieranno le riaperture. Il numero dei morti è quasi azzerato. I vaccini non sono mancati perché il governo inglese con pragmatismo ha anteposto l’obiettivo di avere le dosi ad ogni altra considerazione. Ha fatto la sua scommessa e ha vinto.

In Francia si torna alla chiusura. La Germania non se la passa meglio. Sono due stati nei quali le vaccinazioni vanno male sostenute da una forte componente NO VAX. In Italia abbiamo sprecato molti vaccini per inseguire le preferenze (e le clientele) delle regioni. L’obiettivo di vaccinare gli over 65 è saltato e così il numero di morti giornaliero resta il più alto d’Europa. Mancano i vaccini. Certo. La trattativa è stata mal condotta dalla Commissione europea sotto il controllo degli stati per i quali risparmiare è stato più importante che conquistare le forniture necessarie.

L’Europa paga un prezzo a una cultura politica debole e succube dei particolarismi e delle fisime individualistiche. Il prezzo viene riscosso in morti, sofferenze e perdite economiche

1 aprile 2021

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