Il voto in Olanda e l’allarme da non ignorare

Sull’onda del rifiuto di un’immigrazione che i governi non sanno come controllare prosegue lo spostamento a destra degli elettorati europei. In Olanda vince il partito di Geert Wilders, noto da molti anni per le sue posizioni antieuropee e anti islamiche. Si paga così l’ennesimo prezzo alla passività con la quale da decenni viene affrontato il problema dell’immigrazione e della crescente presenza islamica in Europa. Costretti ad accogliere chiunque riesca ad arrivare, bloccati da regole pensate per casi eccezionali, incapaci di integrare persone saldamente legate alle culture di origine che formano comunità chiuse ed ostili, i paesi europei subiscono una trasformazione nella quale le popolazioni autoctone smarriscono i propri punti di riferimento. L’esempio della Svezia balzata in cima alle statistiche europee della criminalità a causa di un’immigrazione eccessiva e incontrollata dovrebbe parlare chiaro.

Se non si vuole che il disegno di un’Europa unita sia travolto dall’incapacità di difendere i valori e le regole che ci siamo dati in tanti anni di evoluzione bisogna prendere sul serio l’integrazione degli immigrati che numeri eccessivi possono solo rendere impossibile. La conferma viene dai quartieri delle città con una forte presenza islamica nelle quali sembra che si siano create tante piccole succursali dei paesi arabi la cui presenza è incompatibile con ciò che l’Europa è e vuole essere. Il voto degli elettori è un campanello di allarme da non ignorare

24 novembre 2023

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