Immigrazione o emigrazione chi conta di più?

Impazzano le polemiche sulla protezione speciale. Un diversivo per distrarre il grande pubblico. La verità è che chi arriva da irregolare in Italia non sarà rimandato indietro e allora bisogna fare di necessità virtù: si inventa una protezione speciale così ampia che copre tutti, ma proprio tutti, si consegna un permesso di soggiorno e si spera che i più trovino un lavoro (o se ne vadano altrove). Ma se è così – ed è così – diciamolo chiaramente e organizziamoci di conseguenza. Gli immigrati stanno qui per cercare un lavoro. La condizione per restare è imparare la lingua e un mestiere e poi lavorare. Inventiamo un titolo per essere accolti, ma che sia accoglienza fatta di corsi di lingua e di formazione professionale e chi sgarra viene riportato in Africa senza se e senza ma.

E l’emigrazione? Un milione di italiani emigrati per lavorare all’estero in 10 anni sono un problema o no? Importiamo poveri e manodopera senza qualità ed esportiamo italiani formati e con tanta voglia di lavorare. E non sono tutti ingegneri. Se un ragazzo va a fare il cameriere a Londra è perché lì, se è bravo, dopo poco fa carriera, senza raccomandazioni. Qui ci sono lavori che gli italiani non vogliono fare, ma che sono indispensabili e la risposta è una sola: immigrati. Il declino dell’Italia è anche questo: un sistema bloccato e male organizzato che non offre opportunità, ma si consola con gli immigrati

16 aprile 2023

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *