La lagna e la rabbia

“LIBERTA’ LIBERTA’” urlano i manifestanti che contestano l’ultimo Dpcm. Intanto qualcuno spacca le vetrine e rapina i negozi, incendia i cassonetti e attacca la polizia. Ammesso e non concesso che tra loro ci sia qualche ristoratore arrabbiato e che non siano solo teppisti tinti di nero, quale libertà invocano? Evidentemente quella del “ME NE FREGO”. Definire “RABBIA” quella violenza antisociale significa cercare una giustificazione che non ci può essere. Aiutare chi perde il lavoro sì, ma i teppisti vanno arrestati.

Ogni giorno c’è un commentatore che sbeffeggia le raccomandazioni scritte nel Dpcm. Ohibò che norma è quella che “raccomanda”? Anche in Francia e Germania si “raccomanda”. Tutti stupidi? Che suggeriscono le menti brillanti e saccenti: sui comportamenti delle persone nella sfera privata bisogna tacere? Eppure tutti sanno che pesano moltissimo per il contagio. Non sarà che l’ironia salottiera è facile non dovendo fare  altro che chiacchierare?

29 ottobre 2020

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *