La posta in gioco nella guerra che verrà
La guerra vera non è ancora iniziata, ma è già chiaro perché Hamas l’ha scatenata. L’Iran si appella al mondo islamico perché si unisca contro Israele e cominciano ad arrivare le prime adesioni. Lo schieramento si formerà in base ai rapporti di forza in campo e nel mondo. Gaza usata come piattaforma di lancio di missili fin dal 2007 sembrava un’assurdità di folli e, invece, era un modo per arrivare ad un conflitto generale nel Medio Oriente. Il fine è sempre stato quello di annientare Israele. Per questo non hanno mai preso sul serio i vari piani di pace per dare uno stato ai palestinesi. Bisognava bloccare i palestinesi, farli soffrire per motivare le guerre e il terrorismo.
Contro Israele c’è un odio religioso. Hamas afferma nel suo statuto che gli ebrei dovranno essere uccisi tutti. Ma Israele significa anche Occidente e quindi libertà, democrazia, diritti. Tutte cose che gli stati arabi e l’Iran non possono ammettere. Quindi è l’Occidente che vogliono cacciare dal Medio Oriente. L’Iran e altri stati entreranno in guerra se lo avvertiranno debole e diviso. Allora tenteranno un assalto collettivo. Purtroppo l’Occidente è diviso ed è debole perchè l’Europa non conta nulla quando si tratta di difendere la propria esistenza. Grandi in economia e nella finanza, ma di fronte ad un nemico deciso le opinioni pubbliche, italiana in primo luogo, si sgretolano, i governi vacillano e non sanno come difendersi. Una preda ideale
12 ottobre 2023
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