La rana nell’acqua che bolliva ed il tunnel che non finisce mai (di Aldo Cerulli)

Consentitemi di iniziare il mio sfogo con una significativa storiella:

c’era una volta una rana che era stata messa in una pentola con dell’acqua; inizialmente ringraziò perché il caldo estivo l’aveva disidratata ma subito dopo si lamentò perché l’ acqua era troppo fredda …sotto di lei venne acceso un fornello e l’acqua cominciò ad intiepidirsi e la rana ringraziò per il bel tepore…l’acqua cominciò a farsi un pochino calda e la rana pensò… è piacevole ma vediamo dove si vuole arrivare…tanto, con un balzo esco fuori quando voglio…….ma l’acqua diventò molto, molto calda…la rana si impaurì e decise di fare un balzo….ma il caldo aveva fiaccato le sue forze….e la rana venne bollita!!!!”

Perché questa novella mi chiederete…è presto detto:

Monti ed il suo governo di cosiddetti tecnici sta trattando il popolo italiano come è stata trattata la povera rana.

Tutti speravano dopo il suo insediamento che finalmente le cose sarebbero cambiate: che finalmente ci sarebbe stata l’equità fiscale promessa, che finalmente dopo 30 anni di scandali, fondi neri, corruzione e concussione si sarebbe fatta pulizia e tutti eravamo pronti a fare sacrifici nella speranza che tutti avrebbero pagato in proporzione.

Oggi abbiamo invece assistito alla sistematica distruzione economica, con prelievi di tutti i generi, diretti ed indiretti, delle fasce medie; con aumento della povertà (a Monti non è venuto mai in mente di andare davanti ad una mensa Caritas verso le ore 13); unici favoriti: banche, grandi redditieri, grandi patrimoni, partiti e relativi politici e, infine, il Vaticano.

L’ultima trovata della luce in fondo al tunnel ( forse è quella che si dice vedano i cristiani in punto di morte) e della ripresa vicina, dopo che è stato demolito il diritto al lavoro, all’istruzione ed alla salute, dopo che si vogliono tassare le rendite di invalidità, che si vuole diminuire la possibilità di decurtare dal reddito parte delle spese per salute, assicurazioni e quanto altro, dopo che vogliono mortificare ulteriormente la classe docente, dopo che ci hanno fatto vedere piccole azioni svolte per snidare l’evasione dei commercianti, è stato farci credere che finalmente sarebbe stata colpita la corruzione. Ma come si colpisce la corruzione se non impendo la creazione di fondi neri? E come si bloccano i fondi neri? Rendendo reato penale il falso in bilancio. Guarda caso non è stato fatto; forse se lo sono dimenticato …oppure grosse lobby politiche e finanziarie lo hanno impedito?

L’ultima trovata (e qui la rana della storiella comincia a lessarsi) è stato dire che è diminuita la tassazione diretta.

Possibile che nessuno abbia posto a Monti la seguente  domanda: Presidente ci vuole continuare a  prendere in giro?

Mi spiego: Il primo scaglione, sino a 15.000 euro lordi, avrà una riduzione Irpef di 150 euro.
Il secondo di 130 euro che andranno sommati ai 150, totale per chi avrà la riduzione più alta: 280 euro.

Personalmente non recupero nemmeno il taglio della pensione, ma il punto non è questo, c’è chi è messo peggio di me, il punto è che, con l’aumento dell’1% di Iva, il fisco se ne riprende indietro il triplo se non di più.

Insomma Monti porta lo zuccherino al cavallo ma si porta via il cavallo.

Nessuno fiata o, perlomeno, fiatano con moderazione. Pane, latte, pasta, benzina, sigarette, carne, pesce, tutto subirà aumenti anche per l’incidenza del  trasporto.

Una ricerca del 2009 (indietro quindi di circa il 5% come perdita del valore della moneta) dice che ogni famiglia spende 2485 euro al mese di media. Ovvio che chi può spendere questa somma è uno che sta bene.

Infatti, non conosco un operaio che prenda uno stipendio del genere a meno che non lavorino in due.

C’è, però, una cosa che per sopravvivere dobbiamo fare tutti: mangiare e la stessa ricerca dice che la spesa destinata a consumi alimentari è di 475 euro al mese per una famiglia tipo ( non ho contato l’effetto inflazione dal 2009 ad oggi). Magari non per tutti è così e capita di spendere ben di più. Ma diciamo 475. Dunque 475 X 12 = 5.700 in un anno con un aumento di 57 euro di Iva, mancano ancora luce, gas, affitto, mutuo, spese condominiali, immondizia, benzina assicurazione, bollo e via elencando.

Quello che è certo è che la riduzione Irpef di 150 euro si è già ridotta a 93 euro, ed abbiamo fatto solo colazione.

Allora se secondo l’Istat (ricerca del 2009) la famiglia media italiana spende 2485 euro al mese fanno 29.820 euro l’anno ed ammesso che l’Iva porti con se solo l’1% di aumento (non ci credo perchè l’Iva è come una palla di neve che rotola e diventa un pallone) 298 euro di riduzione Irpef se ne sono già andati.

Il primo scaglione ha già speso 148 euro in più ed il secondo, quelli più fortunati, spenderanno solo 18 euro in più.

A me sembra che la legge di stabilità come la chiamano loro è una grandissima presa in giro e per di più è iniqua, non è proporzionata alle fasce più deboli.

Tutti si riempiono la bocca, blaterando sul tutelare le fasce più deboli ma, oggi come sempre, rimangono solo chiacchiere.

I miei conti forse non saranno esatti al centesimo e troverò qualche alchimista della matematica che mi contesterà con le virgole ed i decimali, ma la sostanza non cambia.

Il salvatore della patria e delle banche ancora una volta ha colpito i più poveri. Faccio notare che allo stesso modo e contemporaneamente non ha colpito i palazzinari, i beni ecclesiastici, la malavita, che non emette fatture e tutta la banda politico dirigenziale che guida il carrozzone Italia.

Alla fine hanno ammetto che hanno colpito qualche evasore totale e qualche falso invalido, ma evasione fiscale e corruzione vanno molto più in là e l’Italia è ai primi posti nel mondo occidentale per entrambi.

Non è ora di finirla di farci prendere in giro? Smettiamola di guardare le tabelle di Ballarò, e di tutte le altre trasmissioni, davanti alle quali ci incazziamo e basta e decidiamoci a dare l’assalto alla diligenza facendo scendere tutti i passeggeri non paganti, i politici corrotti e corruttori, i dissipatori della ricchezza italiana, gli affamatori del popolo.

Mi sembra che sia l’ora. Se non ora, quando!?

Aldo Cerulli

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