La sanità pubblica, un lusso necessario
Avere una rete di ospedali, di pronto soccorso e di medicina di base garantita dallo Stato è un lusso che ci dobbiamo concedere e per il quale è giusto spendere. Bisogna però dire la verità. La Costituzione promette cure gratuite solo agli indigenti non a tutti. Si pretende che il SSN sia “universale”, ma non tutti contribuiscono a pagarlo. I dati delle dichiarazioni Irpef parlano chiaro e così quelli sul tasso di evasione fiscale (fino al 68% tra gli autonomi). E poi la voragine che si è aperta sui bonus edilizi dimostra che c’è anche una spesa pubblica irresponsabile che gli italiani tollerano.
C’è chi da anni ha posto la questione di come si spende perché non è credibile che in 134 miliardi non ci siano margini di risparmio e di miglioramento dell’efficienza e della congruità. Il SSN ha mille facce e in qualcuna bisogna tagliare qualcosa. Si può anche chiedere agli assistiti di contribuire di più alle spese per le prestazioni che ricevono. Se tanti italiani pagano i servizi privati possono pagare anche quelli pubblici. Ma bisogna assicurarli. Per questo oggi la prima priorità è frenare l’emorragia di medici e infermieri che lasciano la sanità pubblica pagandoli meglio e bisogna assumerne altri. Perché il governo non si impegna su questo?
21 novembre 2024
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