L’attacco dei regimi dittatoriali alla libertà

Il 2022 si chiude con la realtà di un attacco armato dei regimi dittatoriali e retrogradi contro la libertà. Russia, Cina e Iran sono di fatto uniti verso questo obiettivo. Sergio Mattarella ha messo due punti fermi nel suo discorso di fine anno. Il primo riguarda la guerra in Ucraina: “la responsabilità ricade interamente su chi ha aggredito e non su chi si difende o su chi lo aiuta a difendersi. Pensiamoci: se l’aggressione avesse successo, altre la seguirebbero, con altre guerre, dai confini imprevedibili”. Con la guerra all’Ucraina è iniziato il tentativo di rovesciare i rapporti di forza a livello mondiale. Se la Russia vincesse si aprirebbe la strada ad altre guerre che metterebbero nel mirino direttamente i paesi europei e inizierebbe la terza guerra mondiale. Per ora solo la Russia combatte, ma la Cina l’appoggia perché vuole diventare la superpotenza dominante e l’Iran massacra i suoi giovani e fornisce armi.

Il secondo punto fermo di Mattarella riguarda il concetto di pace: “La speranza di pace è fondata anche sul rifiuto di una visione che fa tornare indietro la storia, di un oscurantismo fuori dal tempo e dalla ragione. Si basa soprattutto sulla forza della libertà. Sulla volontà di affermare la civiltà dei diritti”. Nel pensiero di Mattarella non c’è spazio per cedimenti, ma la lucida consapevolezza che lo scontro è in atto, che in gioco c’è la nostra libertà e che non bisogna arrendersi

2 gennaio 2023

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