Le parole chiave delle elezioni
Serietà, partecipazione, concretezza, fiducia. Queste le parole chiave uscite dal voto alle amministrative. Di fiducia nella politica, nei partiti, nelle amministrazioni locali ce n’è poca e così la metà degli elettori non vota. Quelli che votano sono più attratti dalla concretezza che dalle battaglie ideologiche o dalla protesta fine a se stessa. Dopo la batosta della pandemia le semplificazioni non incantano più e saper gestire la complessità viene percepita come un’esigenza vitale per salvaguardarsi. I puntini sulle “i” si stanno mettendo. Non è con politici esibizionisti, smargiassi o persi dietro alla loro personale caccia al voto che i problemi si potranno affrontare. Né tanto meno con ottusi ideologi. Il politico deve saper fare il suo lavoro, essere e mostrarsi serio e consapevole. E deve avere alle spalle un partito che sia basato su un’esperienza consolidata.
La politica senza la partecipazione dei cittadini è debole. Non la democrazia diretta, ma l’apertura di canali di comunicazione tra formazioni politiche e società che metta radici in un metodo basato sull’interscambio e sulla condivisione per generare senso di appartenenza ad una collettività. La cultura civile che tanto invidiamo ad altri popoli si costruisce. Partecipazione è quindi innanzitutto riconoscimento delle istituzioni sia rappresentative che di governo non come entità separata, ma come patrimonio comune da gestire insieme nel rispetto dei ruoli e delle funzioni
5 ottobre 2021
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