Le pensioni e la redistribuzione dei redditi
Bè sì ha ragione Renzi, quelli che adesso strillano contro il “furto” ai pensionati sono gli stessi che lo hanno voluto e votato. Di facce toste è pieno il mondo e la politica in particolare.
No la situazione già era difficile prima e la sentenza della Corte sulle pensioni non fa altro che aggravarla. Comunque è difficile non applicarla. Il problema è dove trovare i soldi. Aumentiamo il deficit? Possiamo litigare con l’Europa, ma il problema è che chi ci presta centinaia di miliardi l’anno è pronto a chiedere più interessi se usciamo dai parametri dell’euro. E noi non possiamo fare a meno di quei prestiti.
Il problema dei soldi dunque esiste. Forse dovremmo parlare con più forza di redistribuzione dei redditi e, quindi, di pressione fiscale perché sarà pure alta, ma grava quasi del tutto sulla massa dei contribuenti con redditi medio bassi. I redditi alti sfuggono, evadono e, comunque, godono di aliquote molto vantaggiose. Sui redditi da capitale l’aliquota è del 26% (ma per tanti anni è stata al 12,5%). L’Irpef arriva al 43% da meno di 100mila euro al’infinito.
Bisogna sapere che, dopo la seconda guerra mondiale, in tutto l’occidente le aliquote erano molto più alte e i ricchi vivevano benissimo. Negli Usa si arrivò addirittura al 94% negli anni ‘40, ma si mantenne un’aliquota del 90% sopra i 400.000 dollari fino al 1963. In Italia c’era un’aliquota dell’82%. Ma il tema è tabù, non se ne può parlare e quando servono soldi si vanno a prendere sempre dalle stesse categorie.
Tutti sanno che in Italia il passaggio dalla lira all’euro è stata l’occasione per una gigantesca speculazione ai danni dei redditi da lavoro e a favore di tutti coloro che potevano fissare il prezzo dei prodotti e delle prestazioni. Eppure ogni anno le dichiarazioni dei redditi ci rivelano l’immagine di una realtà falsa nella quale il datore di lavoro guadagna meno dei suoi operai o il gioielliere ha un reddito inferiore a quello di un impiegato pubblico.
Insomma qualche decina di miliardi di euro andrebbero presi a chi continua ad evadere e a nascondere i suoi redditi. Questo accapigliarsi sulle pensioni da 1500 euro lorde al mese è vergognoso anche se sappiamo benissimo che la maggior parte delle pensioni pagate col retributivo sono più alte dei contributi versati cioè sono regalate da chi oggi lavora. E questo non è giusto
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