Noi europei belli e addormentati

Pensavamo di stare tranquilli in Europa. Prendevamo il gas dalla Russia, commerciavamo con la Cina e gli Stati Uniti ci difendevano. Crisi, tensioni e conflitti sociali non hanno mai messo in discussione i nostri equilibri. La globalizzazione ci illudeva di poter essere amici di tutti e di essere rispettati solo per il nostro peso economico. Persino le guerre in Medio Oriente, in nord Africa e in Afghanistan sembravano toccarci ben poco. Poi l’invasione dell’Ucraina ci ha riportato alla realtà di un mondo nel quale nessuno sta fermo al suo posto ed è pronto a conquistarsene un altro con la forza. Hamas ha messo in campo il disegno dell’islamismo radicale di attaccare Israele per spingere il mondo arabo e musulmano allo scontro con un Occidente diviso sulla difesa dei suoi principi e perciò esposto alle strategie di logoramento. Un intento simile è quello dei nuovi BRICS plus.

Niente sta andando secondo le nostre speranze. L’Europa non sa di poter essere una potenza mondiale e non ha una identità politica perché divisa tra decine di diversi interessi nazionali. Capace di intignarsi sulle caratteristiche degli imballaggi, ma inconsapevole della sua enorme fragilità non sa decidere una politica dell’immigrazione che difenda l’Unione dall’afflusso incontrollato di milioni di persone, non decide una politica estera, non ha alcuna capacità militare. Non pensa che gli Usa potrebbero lasciarla andare se venisse eletto Trump. I governi europei attendono non si sa cosa

7 dicembre 2023

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