Parigi: un mare di popolo in nome della libertà
Il raduno di popolo convocato dallo Stato francese a Parigi è un evento eccezionale. La Francia oggi è la capitale del mondo libero. I capi di stato e di governo sono scesi in piazza a Parigi marciando uniti insieme al popolo francese per testimoniare che la guerra di minoranze violente contro i valori dell’Occidente non potrà mai vincere. Solo la Francia poteva avere una reazione così netta chiamando a raccolta il suo popolo a difesa di una Repubblica che si riconosce nei valori scritti all’ingresso di tutti gli istituti scolastici “liberté égalité fraternité” .
Che gli aggressori abbiano scelto la guerra in nome della religione islamica non deriva né da una volontà di riscatto dalla sottomissione, né da una sincera fede religiosa. Per ragioni storiche gli aggressori si sono radicati in un mondo islamico tormentato da decenni da una sanguinosa lotta al suo interno e verso l’esterno. Le caratteristiche di questa duplice lotta si rivestono di motivazioni religiose, ma si tratta di una competizione per il potere in società che ancora non hanno percorso la strada che ha portato in Occidente alla nascita degli stati nazionali e delle ideologie politiche svincolate dal credo religioso.
Non esiste alcuna sottomissione del mondo islamico all’Occidente dalla quale liberarsi; esiste, invece, la realtà di uno sviluppo autonomo delle popolazioni che si riconoscono nella fede musulmana che non è riuscito a tradursi in economie forti e in un sostanziale miglioramento delle condizioni di vita.
Le fazioni che si sono raccolte sotto le bandiere dell’ISIS così come sotto quelle di altri gruppi quali Boko Haram, Al Qaeda e i Taliban rappresentano una condanna e un pericolo mortale. La condanna all’arretratezza estrema di un Medio Evo fatto di violenza, oscurantismo, sottosviluppo, povertà, ignoranza assoluta, razzismo. Un pericolo mortale per tutti coloro che vogliono vivere in sistemi fondati sulla libertà.
Qualsiasi siano i nostri problemi di italiani, di europei, di cittadini del mondo libero nessuno potrà mettere in pericolo la libertà che è la conquista più alta e più preziosa che siamo riusciti a compiere in quella parte del mondo che si definisce come Occidente. Tutti insieme qualsiasi sia il colore della pelle, l’ideologia, il credo religioso, la condizione sociale
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