Passata la festa, torniamo ai vaccini

I grandi festeggiamenti che hanno accompagnato la vittoria della Nazionale agli europei di calcio sono solo la manifestazione concentrata di ciò che sta accadendo da settimane in una miriade di piccoli eventi tutti contrassegnati dalle stesse modalità: si sta insieme fregandosene del virus. La gente è stufa di portare la mascherina. Basta guardarsi intorno per constatare che solo nei negozi e nei centri commerciali le regole vengono rispettate. L’aria che tira è quella di fine pandemia come già successe un anno fa.

Dal 2020, però, qualcosa è accaduto. Oggi sono vaccinati metà degli italiani e un’altra discreta percentuale ha ricevuto la prima dose. Basterà per fermare le varianti che continuamente il virus produce? Dalla malattia grave pare proprio di sì. E i non vaccinati? Quelli nessuno li protegge se non la loro prudenza che, come si vede in giro, non sembra la massima preoccupazione degli italiani. I giovani e i non vaccinati continueranno ad essere gli incubatori del virus e i primi candidati ad ammalarsi con l’applauso dei NO VAX tornati alla carica con le loro scempiaggini. Nelle prossime settimane e soprattutto in autunno vedremo con quali conseguenze

13 luglio 2021

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