Russia Europa Nato: il dovere del realismo

“La Russia non deve prevalere”. Così è scritto nelle conclusioni del Consiglio europeo dedicate in gran parte all’Ucraina e ad una strategia di rafforzamento della difesa europea e della sua base industriale perché le parole non bastano più: ci vogliono i fatti. La strage di Mosca, probabilmente auto provocata dal regime, è il pretesto per intensificare le azioni terroriste contro le città ucraine. Se piegherà l’Ucraina Putin aggredirà altri paesi non esclusi quegli stati baltici che sono i più piccoli e facili da invadere. Partiti e opinionisti filorussi aumentano la pressione sulle opinioni pubbliche europee in nome di una pace basata sulla resa dell’Ucraina in sincronia con una nuova campagna di disinformazione promossa dai servizi russi.

Putin vuole lo scontro e sta scommettendo sulla disunione degli europei, sulla loro grave impreparazione militare, sulla crisi della superpotenza Usa e su un assedio islamista all’Occidente fatto di terrorismo e di vittimismo che dura da oltre venti anni e fa proseliti fin dentro le università di élite. Vuole una grande Russia in grado di dettare le sue condizioni all’Europa. Putin sa che le possibilità di una guerra Nato – Russia sono reali, ma confida che la sua aggressività si imponga sulla naturale moderazione delle democrazie europee. Minaccia la guerra atomica perché vuole terrorizzare le opinioni pubbliche per impedire quella reazione decisa dei governi che lui teme. Non c’è più spazio per errori.

27 marzo 2024

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