Russia, l’esibizionismo di uno stato criminale

Se ancora occorressero conferme l’abbattimento dell’aereo sul quale viaggiavano i capi della compagnia militare Wagner e il capo dei capi Evgenij Prigozhin è la dimostrazione plateale che la Russia è diventato uno stato canaglia. Uno stato cioè nel quale non vigono le regole del diritto, ma la volontà del gruppo di comando che possiede il controllo degli apparati statali e delle ricchezze nazionali e li gestisce con i metodi delle organizzazioni criminali. Il problema è serio perché può esistere uno stato canaglia, ma se questo gestisce migliaia di testate nucleari, minaccia di usarle e scatena guerre per allargare il suo territorio invadendo altri paesi diventa un nemico della pace mondiale e come tale andrebbe trattato.

Invece accade che la criminale guerra contro l’Ucraina con la sistematica distruzione di una nazione libera, susciti in Italia, reazioni di comprensione per l’aggressore e quasi di rabbia per l’aggredito che osa resistere. Dall’inizio della guerra giornalisti biliosi e commentatori stanchi del valore della libertà si scagliano contro la “piccola” Ucraina e assolvono Putin. E gli italiani che pensano? Molti vorrebbero ignorare la guerra illudendosi che non li riguardi e desiderano la resa delle vittime. Fanno finta di non capire che i piani di Putin vanno oltre l’Ucraina e che, se vince questa guerra, altre ne seguiranno e, prima o poi, saremo coinvolti anche noi

25 agosto 2023

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *