Si avvicina il bilancio e mancano i soldi (da sprecare)

Si avvicina la legge di bilancio e i nodi vengono al pettine. Come sempre ci si accorge che i soldi non bastano e che ogni scelta politica è soggetta al gioco dei consensi elettorali ovvero spendo se porta voti. Infatti le opposizioni sembrano gioire dei problemi del governo ignorando le mine disseminate nel bilancio quando erano loro al governo. I bonus edilizi da ripagare a rate con i crediti fiscali peseranno sul fabbisogno dello stato per una media di oltre 25 miliardi per cinque anni. Ma il conto è destinato a salire sia per i vecchi bonus che comunque proseguono sia per i nuovi come il bonus barriere (75% della spesa per sostituire infissi e bagni anche senza disabile in casa). Crescono in verità anche i drammi di chi è rimasto a metà strada con la cessione delle fatture che erano diventate un’altra moneta e tuttora sono ben viste come investimento finanziario speculativo. Come stupirsi se non si trovano i soldi per la sanità? Infissi, bagni e caldaie per le case private sono molto più importanti. Giusto?

Intanto il governo comincia a sragionare e cerca capri espiatori. Al primo posto torna l’Europa che non vuole più finanziare i deficit nazionali come ha fatto nel 2020-2022. L’Italia, che non riesce a spendere i fondi europei e i soldi del PNRR e che ha sprecato somme enormi dopo il 2020, vuole fare più deficit.

11 settembre 2023

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