Sogni e illusioni non servono alla buona immigrazione

“I ragazzini, per lo più egiziani, si presentano direttamente alle questure della Lombardia o si fanno trovare per strada. Hanno quell’indicazione già prima di partire, sanno che arrivati in Italia li sistemeranno per qualche tempo in un centro di accoglienza e poi saranno prelevati da chi li farà lavorare come schiavi per ripagare la somma dovuta ai trafficanti. Le ragazzine sono già destinate alla prostituzione. È la tratta”.

Così inizia un articolo di Alessandra Ziniti su Repubblica. Non occorre altro per descrivere il fallimento delle politiche dell’immigrazione italiane negli ultimi decenni. Di più: è il fallimento delle “anime belle” europee schiacciate dai sensi di colpa e incapaci di comprendere che il pietismo dell’”accogliamoli tutti” ha fatto già troppi danni. Le organizzazioni criminali conoscono le nostre debolezze e le conoscono gli stessi migranti. Tutti sanno che nessuno sarà rimandato indietro e che non esiste un sistema capace di controllare almeno i minori non accompagnati sicchè le ragazzine diventeranno prostitute e nessuno lo impedirà. L’unica alternativa a questo sfascio è un’immigrazione regolare basata su flussi predeterminati e selezionati e accordi con i paesi africani per frenare le partenze. Se i sindaci dicono che l’accoglienza è al tracollo sarà meglio che ci svegliamo abbandonando i sogni di un mondo di bontà e di illusioni

21 agosto 2023

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