Torna il problema dell’immigrazione ed è serio

La vicenda dei centri di accoglienza dei migranti in Albania pur nella sua scarsa rilevanza mette a nudo un nervo scoperto: la politica dell’immigrazione bloccata. Legge Bossi-Fini che tutti dicono di voler cambiare e che nessuno tocca; impossibilità di respingere gli immigrati irregolari; obbligo di accogliere tutti i richiedenti asilo, veri o falsi che siano, e di lasciarli liberi di andare dove vogliono; inesistenza di una politica europea. I migranti sanno che una volta sbarcati in Italia nessuno li riporterà indietro. L’Italia ha davanti l’Africa, ma non controlla e non sa gestire l’immigrazione.

La narrazione parla di poveri disgraziati inoffensivi che dovrebbero arricchire la nostra società di stimoli culturali e di una forza lavoro giovane. È una possibilità non una certezza. La realtà è anche quella che vedono gli italiani nelle strade: troppi immigrati fuori controllo e l’insicurezza che aumenta. Certo, ci sarebbe l’integrazione, ma fuori dalla favola, la verità è che riesce su piccoli numeri e non è affatto scontata. Soprattutto non coinvolge la componente islamica che è la più restia ad integrarsi ed è portatrice di un’identità religiosa molto forte e combattente che è anche ideologia e regola di vita. Da anni è in corso una guerra ibrida contro l’Occidente che trova comprensione tra gli immigrati. Molti sono amici dell’Occidente, ma tanti altri no. Fare finta che il problema non esista, sognare un mondo ideale e lasciare le porte aperte a chiunque è puro autolesionismo

10 novembre 2023

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