Troppi soldi pochi risultati

Recovery fund, Mes, acquisti di titoli da parte della Bce. La questione dei soldi è sempre in primo piano. L’Italia è costantemente alla ricerca di nuove fonti di finanziamento. Ora non si parla più di ritorno alla lira per stampare moneta a volontà. Anzi, si guarda alla Bce e all’Europa per aumentare il debito senza rischi e senza oneri. In pratica si chiede di stampare euro per finanziare l’Italia così com’è.

C’è stato in questi giorni il 40° anniversario del terremoto in Irpinia e i commentatori hanno ricordato la grande quantità di risorse pubbliche destinate alla ricostruzione. Le stime parlano di quasi 100 mila miliardi di lire (all’epoca una cifra pazzesca). Ebbene è stata l’occasione per la più gigantesca speculazione dal dopoguerra. Qualcuno ricorda che alcuni risultati, però, sono stati raggiunti. Proprio questo è il problema italiano oggi come ieri: la grande distanza tra risorse spese e risultati. Una produttività di sistema in calo da molti anni e una costante tendenza a galleggiare e vivere sulle tante rendite che compongono il modello Italia

30 novembre 2020

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