Ucraina libera o russa? E noi colonia Usa o no?
C’è un pezzo d’Italia abbastanza trasversale che di fatto pensa sia giusto che l’Ucraina finisca nella sfera d’influenza della Russia.
Questa gente, che non ha alcuna esperienza circa il mondo postcomunista e sovente non è neanche in grado di tradurre un articolo di giornale dall’inglese non si rende conto che dal 1989 non si è consumato uno scontro di civiltà, ma decine e decine di milioni di cittadini che un tempo vivevano sotto il dominio di Mosca hanno liberamente optato per il modello occidentale ed euroatlantico.
In Ucraina, Georgia, Moldova i russi sono entrati con i carri armati e/o con gli omini verdi. In Polonia, Cechia e Ungheria la Nato e l’Ue sono entrate con un referendum.
Tra l’altro sbaglierebbe chi pensa che cechi, polacchi, ucraini, ungheresi vogliono prendere lezioni da noi occidentali. C’è un modello economico e sociale superiore e loro vi aderiscono/vogliono aderirvi per vivere meglio.
Al di là delle considerazioni morali il mondo in sfere d’influenza non esiste più. Esiste un mondo di legami più o meno forti che somigliano a fili. Non siamo nel 1945.
Nel 1945 mezza Europa finì sotto il giogo di Mosca anche perché a Bratislava e Praga molti credevano in una terza via (il partito popolare slovacco era a favore della nazionalizzazione della grande impresa), nell’est tanti erano grati all’armata rossa che aveva cacciato i nazisti e non c’era Twitter.
Ora Levada, un autorevolissimo centro studi russo, ci racconta che a Mosca città la maggioranza della gente è contro la guerra. Nelle campagne dell’oblast di Mosca, a 300 – 400 km dalla piazza rossa, la maggioranza è favorevole alla guerra. Perché? Semplice. In Russia non c’è la stampa indipendente e dove non arriva Twitter, c’è solo Putin.
Il comunismo non è crollato perché funzionava male, ma perché c’era un sistema che funzionava molto meglio. Allo stesso modo la Russia di Putin non può piacere a chi sa che ad occidente c’è un sistema mille volte migliore.
Ucraini, cechi e polacchi non vogliono bruciare i libri di Dostoevskij, vogliono solo una casa con il bagno e i riscaldamenti, non rischiare di fare la fame, far studiare i propri figli.
Per dirla in inglese “a future to believe in”. La Russia, ammesso che conquisti qualche provincia, non è in grado di pacificare l’impero e noi mai dovremmo dimenticare che il nostro benessere dipende da decenni senza guerra grazie al principio che i confini non si modificano con le armi. Per questo supportare la resistenza ucraina non è solo giusto, ma anche conveniente.
E poi, avete rotto i coglioni con questa storia che siamo una colonia americana. Gli americani volevano l’euro? no, ma noi l’abbiamo fatto lo stesso. Volevano invadere l’Iraq? Non c’è stato un occidente succube dell’America. Blair, Aznar e Berlusconi si sono allineati a Bush, Chirac e Schroeder no.
Gli americani hanno sempre desiderato un’Europa ostile alla Russia, eppure Italia, Francia e Germania hanno avuto buoni legami con la Russia a lungo. Altrettanto critici sono stati a lungo gli americani circa la dipendenza degli europei dal gas russo.
Gli americani volevano l’Ucraina nella Nato. Li abbiamo fatti entrare? No!! Nel 2008 Italia, Francia e Germania hanno votato contro l’allargamento della NATO.
Provate voi ad entrare nella sfera d’influenza della Russia e mettervi di traverso sugli orientamenti strategici di Putin, poi vediamo quanto polonio vi trovano nelle vene!!!
Io non è che non rispetto chi ha idee diverse dalle mie. Non rispetto chi recita preghiere basare sul parafondamentalismo religioso invece di argomentare opinioni a partire da fatti
Salvatore Sinagra (tratto da facebook)
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