Una riforma della giustizia irrazionale
Sì, la riforma della giustizia che la Camera sta discutendo oggi domenica 1° agosto è poco razionale. Nasce da un compromesso tra le forze politiche della maggioranza e serve per mostrare all’Unione europea la volontà di mettere mano a cambiamenti cruciali nel sistema giustizia. In realtà, ciò che interessa a Bruxelles e ai partner europei è più la giustizia civile che quella penale. Questa, da decenni, è una montagna da scalare nella quale le uniche certezze sono sempre state l’enorme potere della magistratura inquirente e l’inefficienza reale camuffata da severità ed inesorabilità.
Nel penale e nel civile i processi servono per stabilire torti e ragioni e, se durano troppo a lungo, non servono a nulla tenendo bloccate le parti nel civile e lasciando in sospeso imputati e reati nel penale. Da questo punto di vista il compromesso raggiunto sulla prescrizione è irrazionale e cerca di contentare le diverse visioni presenti nel governo. Una vera riforma del sistema giudiziario forse sarà fatta nei prossimi anni e non potrà prescindere dal mettere mano ai poteri e all’organizzazione della magistratura. Intanto arriveranno i soldi per assumere altro personale e per le strutture. Meglio di niente
1 agosto 2021
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