Uno sciopero demagogico e inutile

Lo sciopero generale contro la manovra finanziaria del governo è giustificato? Mettiamo in chiaro che lo sciopero è il massimo strumento di lotta del sindacato, riguarda anche i servizi pubblici creando forti disagi ai cittadini e i lavoratori lo pagano con una trattenuta sulla retribuzione. È quindi evidente che deve essere fatto per obiettivi chiari e concreti. Uno sciopero politico che si oppone all’intero programma del governo non può avere concretezza e necessariamente porta a richieste molto vaghe perché sono solo i titoli di altrettante politiche settoriali. Ecco alcuni esempi: aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali detassando gli aumenti; combattere l’evasione fiscale; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo; favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove.

Richieste vaghe, ma anche non concretizzabili con la legge di bilancio. Al massimo sono i titoli del programma di un governo alternativo a quello in carica. Legittimo proporlo agli italiani, ma con nuove elezioni e presentandosi come partiti politici. Ricorrere allo sciopero è inutile agitazione. CGIL e UIL vogliono essere utili? Trattino con il governo su singoli punti e convincano i partiti che siedono in Parlamento. Lo sciopero per chiedere un programma di governo alternativo non ha senso.

15 novembre 2023

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