Uno sciopero sbagliato

Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero generale per il 16 dicembre. I sindacati chiedono che le risorse disponibili (si presume anche i fondi europei del PNRR) siano indirizzate ad una più efficace redistribuzione della ricchezza e alla riduzione delle diseguaglianze. Si chiedono cioè più soldi e assistenza pubblica anche per mantenere i posti di lavoro delle imprese che chiudono. Una ricetta classica che sembra anche un ritorno al passato. Confidare sul PNRR per questo è un po’ folle perché l’Europa finanzia solo investimenti.

La realtà è che da marzo 2020 c’è stata una pioggia di soldi pubblici per tutti. Molti sono andati alle imprese, molti in bonus e sussidi anche inutili. La manovra è insoddisfacente perché non cambia rotta tentando di accontentare tutti senza toccare gli sprechi. Bisognerebbe, invece, fare veramente pulizia nel bilancio abolendo tutti i bonus iniziando da quello assurdo del 110% un vero e proprio invito a truffare lo Stato (30 miliardi nel 2022). Nel settore energetico prima di disperarsi per l’aumento dei prezzi internazionali e di metterci soldi (6 miliardi finora) bisognerebbe decidere di sfruttare tutti i giacimenti di gas e petrolio esistenti in Italia ricordandosi di avere aderito con entusiasmo ad una strategia europea basata sull’incremento dei costi dell’energia fossile per scoraggiarne il consumo. Indire uno sciopero è più facile che toccare gli sprechi e gli errori politici.

7 dicembre 2021

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