Vaccinazioni: il rischio penale su medici e infermieri

Come se non bastassero i problemi della pandemia si sta aprendo un nuovo fronte, quello delle indagini delle procure sulle morti post vaccinazione. Ce ne sono già cinque all’opera e quella di Siracusa, dopo un decesso, è arrivata ad iscrivere nel registro degli indagati ben dieci persone. Dall’amministratore delegato di AstraZeneca all’infermiere che ha praticato l’iniezione il procuratore non si è dimenticato nessuno come se si trattasse di perseguire una banda che ha fatto una rapina in banca.

Si dice che è l’obbligatorietà dell’azione penale. In realtà bisognerebbe che ci fosse una denuncia circostanziata contro ipotetici responsabili oppure una notizia di reato fondata su elementi oggettivi. Purtroppo in Italia un PM può indagare chiunque senza che esista la minima prova e, a volte, senza che esista nemmeno il reato. Così medici e infermieri vaccinatori si possono trovare sotto accusa senza che si abbia la minima idea di cosa possano essere accusati. Non deve sorprendere che le principali organizzazioni di rappresentanza dei medici chiedano uno scudo penale che li preservi da questi rischi. Altrimenti bisogna aspettarsi una fuga dai centri vaccinali. E tutto per l’invadenza dei PM che hanno un potere eccessivo e spesso male esercitato

18 marzo 2021

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