Qualcuno fermi Hamas a Gaza

I miliziani di Hamas sono riemersi dai tunnel. Tanti e ben armati. E si stanno dedicando alla riconquista del territorio combattendo contro le bande rivali. Vincerà Hamas perché ha il fanatismo come guida e ristabilirà il suo potere in una parte del territorio. Ciò che sta accadendo ci dice molto dei palestinesi oggi e suscita interrogativi pesanti. Esiste veramente un popolo palestinese con una sua identità nazionale o è solo un coacervo di gruppi tribali, fazioni e bande unificate dall’odio per Israele e dall’estrazione di guadagni generati dalla gestione degli aiuti? Chi oggi invoca l’autodeterminazione dei palestinesi delira. La realtà è quella di una spartizione del potere tra clan mafiosi che aderiscono al jihadismo. L’urgenza non è l’autodeterminazione, ma che i paesi firmatari del Piano Trump agiscano con rapidità entrando a Gaza.

Il contesto regionale è quello di una pesante sconfitta del progetto iraniano di fermare gli Accordi di Abramo che, però, adesso è solo sulla carta se non si forma una forza multinazionale araba in grado di assumere il controllo di Gaza. Oggi il messaggio da consegnare ai palestinesi della Striscia e della Cisgiordania è che spetta a loro far nascere una classe dirigente che sappia gettare le basi di uno stato che non segua il radicalismo islamico. Milioni di arabi palestinesi sono allo sbando, non sanno chi seguire e da chi farsi guidare.

15 ottobre 2025

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