La sicurezza condizione di libertà
/0 Commenti/in Il Punto /da AdminChe libertà ci può essere per la gente normale se manca la sicurezza? Tanti dicono che la sicurezza “profonda” non si ottiene con la repressione, ma con l’istruzione, i servizi, l’inclusione, il lavoro. Ipocrisia. Nella vita reale se ti aggrediscono, se ti derubano, se devi limitare la tua mobilità perché il territorio è infestato da malintenzionati che la polizia non riesce a bloccare perdi un pezzo della tua libertà. C’è chi parla solo di libertà di manifestazione, ma la libertà di andare dove vuoi e di stare a casa tua senza rischiare né beni né incolumità viene molto prima perché ci tocca come persone.
Da tanti anni c’è una colpevole trascuratezza nell’affrontare un tema che pone tutti di fronte a scelte chiare. Per esempio le molestie di gruppo messe in atto da gruppi di giovani immigrati musulmani a Milano a Capodanno sono un problema molto più serio di qualunque manifestazione. Portano in Italia un’azione nata in Egitto per spaventare e umiliare le donne libere e ricondurle alla sottomissione in vigore nei paesi islamici. Questi giovani pensano di essere così forti da imporre loro a noi l’integrazione nei loro costumi? Che ce ne facciamo? E i fuori di testa che minacciano e aggrediscono i passanti accoltellando chi capita? E le battaglie di strada contro la polizia chiamate manifestazioni da ipocriti politici e commentatori? Perché chi vive onestamente deve sempre sopportare e la sua sicurezza viene sempre per ultima?
15 gennaio 2025
C.L.