Alla Chiesa serve un messaggio forte
/0 Commenti/in Il Punto /da AdminLa Chiesa cattolica sembra immobile, ma si trasforma nel tempo. I riti vogliono mostrare l’immutabilità della fede e dell’istituzione che la rappresenta. I papi guidano la Chiesa nelle complessità del mondo. La destinazione del messaggio è l’umanità intera e l’essere umano nella sua individualità fatta di sentimenti, passioni e spiritualità. Di Francesco si ricorda la dedizione agli ultimi, ai poveri, agli esclusi. Pressante lo sforzo di capire le ragioni di tutti (persino di Putin per via della Nato che “abbaiava ai confini”) e cercare la comprensione e l’empatia oltre le divisioni, ma senza rinunciare ad accusare il capitalismo predatorio.
Bergoglio si è schierato, ma non poteva andare oltre l’appello agli uomini di buona volontà. Sono così emersi i limiti di un messaggio che vorrebbe essere universale, ma che si è rivelato impotente. L’invocazione del disarmo e della pace è stata del tutto inascoltata. L’umanità ha seguito la sua strada, mai diritta bensì contorta e caotica. La pace è stata garantita dalle armi – unico modo per arginare la pulsione di guerra dei dittatori e dei sopraffattori – ma anche dallo sviluppo economico. Il messaggio della Chiesa oggi sembra drammaticamente fuori asse rispetto al mondo, un insieme di moniti morali inattuabili nonostante le opere di bene. C’è bisogno di più motivazioni forti come quelle contenute nel messaggio di Pasqua: “il senso della nostra esistenza, non è per la morte ma per la vita” e “Nessuna pace è possibile se non c’è libertà ”
22 aprile 2025
C.L.