Le paci degli altri
La continua invocazione della pace ormai è diventata un ritornello privo di senso. Chi lo canticchia vorrebbe togliere le armi all’Ucraina in modo che la Russia vinca e faccia la pace. Vorrebbe (anzi, avrebbe voluto) che Israele non reagisse alle migliaia di razzi e missili che Hamas ed Hezbollah le lanciano addosso da molti anni avendo come obiettivo finale la sua distruzione. In nome della pace ovviamente. E non doveva essere la pace l’obiettivo di un accordo sul nucleare iraniano? Anni preziosi dedicati a girare intorno al problema quando era chiaro che l’Iran aveva bisogno di tempo per arrivare all’atomica. Che userebbe (i fanatici lo fanno).
La pace non è uguale per tutti. Per gli islamisti è la sottomissione degli infedeli cioè noi occidentali per primi. Per i palestinesi un proprio stato che assorba quello israeliano (“dal fiume al mare”). Per l’Iran distruggere Israele ed espellere gli Usa dal Medio Oriente per assumerne il comando. Per Putin diventare una superpotenza globale basata su un impero esteso come quello dell’Urss e collegato ad una Europa separata dagli Stati Uniti. Tutte paci non compatibili con la nostra pace perché provengono da mondi che negano la libertà e l’uguaglianza innanzitutto tra uomini e donne. Mondi arretrati e portatori di guerra che chiamano pace la sottomissione degli altri. No queste paci per noi non possono avere valore
26 settembre 2024
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